Progetto Bunker Mesola
I Bunker di Mesola tornano in vita. Per 50 anni sono rimasti nascosti dalla Pineta del Fondo, fino al 26 aprile 2015, data dell’inaugurazione del nuovo progetto di riqualificazione.
Da ora in poi i bunker, strutture in cemento armato ideate verso la fine della Seconda Guerra Mondiale per difendersi dagli attacchi nemici, faranno parte di un percorso guidato che porterà i visitatori ad immergersi nella storia grazie a pannelli, targhe e altre installazioni che li accompagneranno alla scoperta della storia di queste costruzioni nascoste nella Pineta del Fondo.
goNet si è occupata di tutta la strumentazione montata all’interno dei bunker. Non poche sono state le difficoltà tecniche di realizzazione degli allestimenti, e per questo è stato creato il Bunker Kit, un dispositivo di allestimento mobile progettato appositamente per le condizioni sfavorevoli del sito (assenza di elettricità e forte umidità) che permette di proiettare contenuti multimediali creati grazie ad un'approfondita ricerca storica ed iconografica, per raccontare la storia dei bunker senza deturpare l’ambiente e l’atmosfera del sito.
Seguendo lo stesso principio sono stati creati i Bunker Faretto, unità di illuminazione autonome e ricaricabili per l'illuminazione dei bunker durante i percorsi di visita. Le unità sono facilmente trasportabili e fissabili sul soffitto metallico dei bunker grazie ad un fissaggio magnetico.
La strumentazione degli allestimenti interni richiama la Seconda Guerra Mondiale, con (finta) ruggine e strutture metalliche, che si inseriscono perfettamente nell’ossatura architettonica in cemento e metallo dei Bunker.
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